L’Alta Langa dice un “no” compatto al termovalorizzatore:
“Raccolte 46 firme tra Comuni ed Enti, ora vigilerà l’Osservatorio”
PROMOTRICE L’UNIONE MONTANA ALTA LANGA INSIEME ALLA PROVINCIA. IL DOCUMENTO
VERRÀ INVIATO A REGIONE PIEMONTE, PROVINCIA DI SAVONA E REGIONE LIGURIA
Un no deciso e condiviso all’ipotesi di un termovalorizzatore ai confini dell’Alta Langa. Sono 44 i Comuni,
insieme alla Provincia di Cuneo e all’Unione Montana Alta Langa, ad aver firmato il documento che sancisce la
netta contrarietà alla realizzazione dell’impianto.
Una presa di posizione che nasce da una consapevolezza precisa: l’Alta Langa è un territorio a forte vocazione
turistica, che negli ultimi anni ha costruito, con coerenza e fatica, una reputazione fondata sulla qualità
ambientale, la sostenibilità e l’identità locale. Un percorso di valorizzazione che ha coinvolto amministrazioni,
imprese, famiglie e operatori, e che oggi rischierebbe di essere vanificato da scelte impattanti e incoerenti.
Davide Falletto, presidente dell’Unione Montana Alta Langa, dichiara: “Abbiamo preso una posizione chiara e
determinata. Il documento firmato è un no secco al termovalorizzatore, ovunque esso venga ipotizzato sul nostro
territorio o nelle aree limitrofe. Si tratta di un passo importante, che rappresenta la volontà unanime dei sindaci
e delle comunità dell’Alta Langa. Qui si è lavorato per anni su un modello di sviluppo sostenibile, puntando sul
turismo, sull’ambiente e sulla qualità della vita: un patrimonio che non possiamo permetterci di mettere a
rischio”.
Il documento sarà trasmesso a Regione Piemonte, Provincia di Savona e Regione Liguria, come atto formale di
opposizione condivisa da parte del territorio.
Roberto Bodrito, sindaco di Cortemilia e delegato della Provincia per le tematiche ambientali in Alta Langa,
aggiunge: “Il termovalorizzatore è un progetto inaccettabile per un’area come la nostra, che ha puntato tutto
sulla qualità ambientale, agricola e turistica. Serve coerenza: non possiamo da un lato promuovere la
sostenibilità e dall’altro accettare impianti di questo tipo a due passi da casa. Il messaggio che diamo è fermo: la
Provincia è con l’Alta Langa in questa battaglia”.
Con decreto n. 2/2025, è stato istituito l’Osservatorio Permanente sulla bonifica dell’ex-ACNA di Cengio, che
avrà il compito di monitorare costantemente lo stato dei lavori e contrastare ogni progettualità potenzialmente
impattante sull’ambiente e sul paesaggio. Ne fanno parte Regione Piemonte, Provincia di Cuneo, Unione
Montana Alta Langa e i sindaci dei Comuni interessati, con la possibilità di coinvolgere ulteriori soggetti
istituzionali e tecnici.
“L’Osservatorio rappresenta una scelta concreta di tutela – prosegue Falletto –. Stiamo chiedendo agli enti che lo
compongono di nominare ufficialmente il proprio rappresentante. Sarà un luogo di confronto e controllo
effettivo, dove le comunità avranno voce per vigilare e intervenire su ogni decisione rilevante per il futuro del
territorio”. Il prossimo passo sarà l’attivazione operativa dell’Osservatorio, che – come conclude Falletto –
“riceverà e gestirà direttamente il documento firmato. Sarà questo il primo banco di prova: garantire
rappresentanza, vigilanza e una presenza attiva e competente al tavolo delle decisioni”.
Documenti allegati:
L’Alta Langa dice un “no” compatto al termovalorizzatore:
“Raccolte 46 firme tra Comuni ed Enti, ora vigilerà l’Osservatorio”